L’Osteopatia nasce dalle intuizioni del Dr. Andrew Taylor Still, (1828-1917). Il Dr. Still ebbe modo di approfondire le proprie conoscenze di anatomia e medicina dalle dissezioni che eseguiva sui corpi purtroppo molto disponibili a quell’epoca, a causa della guerra civile in corso.
Nel 1864 perse tre dei suoi figli per meningite, e questo aumentò la distanza tra la sua visione e la medicina dell’epoca e dai rimedi che era in grado di proporre, spingendolo in una direzione che lo indirizzò verso la ricerca di un’approccio che considerasse l’uomo nela sua globalità.
Nel 1874, dopo anni di studio,presentò al mondo accademico americano i risultati delle sue ricerche, ovvero un approccio terapeutico da lui stesso denominato Osteopatia. L’avvenimento ebbe luogo ovviamente nello scetticismo generale e il messaggio non ricevette molto credito.
Iniziò in seguito, a Kirksville, nel Missouri, a visitare e trattare persone, ottenendo un grande seguito, anche grazie al modo di trattare solo attraverso l’uso delle mani, senza l’ausilio di farmaci.
Fondò l’American School of Osteopathy 1892 con un primo gruppo di 21 allievi (uomini e donne) inclusi alcuni suoi familiari.
Personaggi di grande spessore hanno contribuito al successo e alla diffusione di questa forma di terapia, come il Dr. W. G. Sutherland, padre dell’Osteopatia cranio-sacrale, e il Dr. John Martin Littlejhon, cui dobbiamo l’approdo dell’Osteopatia in Europa e la fondazione della prima scuola nel nostro continente, la B.S.O. di Londra, nel 1917.
Il resto, come la crescente richiesta di trattamenti osteopatici, è sotto i nostri occhi. Infatti l’osteopatia si è inserita con successo nel trattamento di patologie non solo dell’apparato osteoarticolare, ma anche di disturbi funzionali di origine funzionale, di cefalee, di alterazioni dell’assetto posturale e altro ancora.
Un capitolo a se stante è rappresentato dall’osteopatia pediatrica, che rappresenta una realtà crescente anche in Italia.